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di Alain Cavalier, documentario
(Francia, 2000)
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In concorso a Locarno 2000 |
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Mini - ritratti digitali di esistenze al microscopio. Come quella del chirurgo oculista, la sua serie di operazioni, le ultime, identiche, il giorno che precede il pensionamento. O quella, straordinaria per originalità e naturalezza, puntualizzata dal commento off dal regista, dello scultore Jean-Louis Faure: nel suo inverosimile appartamento, con le sculture-happening, Sartre, Beauvoir amputata delle mani al cospetto di Kostler, Stalin relegato al cassetto inferiore, il diagramma dei sopravvissuti della Beresina. Infine, una visita-ritratto indimenticabile, filtrata dalla memoria, alla casa in rovina che Orson Welles aveva condiviso, 25 anni prima, con la compagna di Cavalier. Grazie all'uso della video più elementare e leggera, la cinepresa come continuità dell'occhio umano. Di una semplicità stupefacente, di una verità commovente, una lezione che ci rassicura sulla salute del cinema del futuro.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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